Un Uomo Qualunque
UN UOMO QUALUNQUE
Se
il lettore
desto sarà,
sicuramente
la mia personalità,
conoscere
potrà.
Leggendo
attentamente
questi pensieri,
conoscerà
la mia storia,
fino a ieri.
Non è
certo una storia
importante,
non è nemmeno,
chissà quanto
esilarante.
È solo la storia
di un uomo qualunque,
che per
ognuno di noi,
è utile
comunque.
È utile
perché affronta
degli argomenti,
che coinvolgono
spesso
le nostre menti.
Ed
Esporvi,
come li ho voluti
affrontare,
potrebbe aiutarvi
a pensare,
come
non sbagliare.
Come,
se cose simili
vi possono capitare,
potreste essere
più pronti
a doverle affrontare.
La società odierna
a modello prende,
le gesta
di persone
che vivono
diversamente.
Persone
che svolgono
un attività differente,
dalle attività
della povera gente.
Il risultato è,
che poi non sorprende,
le cantonate
che la gente
prende.
Cantonate
che portano
a delusione,
depressione
e grande confusione,
a non più credere,
nel futuro
delle persone.
Per questo
è con voi
che voglio comunicare,
perché voi ed io,
possiamo così
imparare.
Le nostre
esperienze
possiamo scambiare,
e in un futuro
più equilibrato,
così sperare.
OLTRE I CONFINI.
Oltre i confini
riusciamo ad andare,
se la musica
stiamo ad ascoltare.
Non importa chi suona
o chi canta,
ognun di noi
di fronte ad un disco
s’incanta.
Può essere classico,
può essere pop,
può essere jazz,
oppure rock.
Ogni confine
riesce a cancellare,
che sia di stato,
o di altro tipo
che si vada a formare.
Difatti,
se ti soffermi ad ascoltare,
non c’è nazionalità,
in colui
che senti fischiare.
Anche i dissidi
alla fine
vengono superati,
quanti vecchi gruppi
insieme a suonare,
sono tornati.
Perché la musica
riempie il nostro cuore,
in tutti
risveglia l’amore,
ed è per lei,
che si supera
il dissapore.
Perché la musica
riempie la nostra mente,
allietando
anche i brutti momenti
della gente.
DEBORA
Una data
a me cara,
che pure per altri
non è sicuramente
rara.
Una data determinante,
che ha cambiato
la mia vita,
in modo
costante.
Che
ha dato colore
alla mia esistenza,
che non saprei più
starne senza.
Che
l’ha resa
movimentata,
di tanti pensieri
costellata.
Che
ha dato un senso
alla mia vita,
ed una gioia
infinita.
Che
m’ha gravato
della responsabilità,
di mostrare amore
oltre le mie
capacità.
È nata mia figlia !
Ringrazio
Dio,
per tale
meraviglia.
LETTERE GRIGIE
Lettere
sconosciute,
di una dolcezza
infinita.
Di
colore intrise,
seppur son grigie
da incise.
Espressione
di un sentimento
femminile,
che
il dolore
di questo tempo,
va a lenire.
Che
la vita,
fa osservar
in una veste
armoniosa,
differente
dalla realtà
di questo mondo,
disastrosa.
Un’oasi scoperta,
che
dal deserto
viene coperta.
Nascosta
nel segreto
di una rete
molto estesa,
che
la popolazione
di tutto il mondo,
vicina
ha resa.
Sentimento
che dentro
ognuno di noi,
è prigioniero,
che negli altri si cerca,
non è vero?
E
come
una fonte
d’acqua limpida,
la si cerca
per dissetarci,
le tue parole
aiutano
noi
tutti,
a
rasserenarci.
FORTUNA MIA
Una vita
irta di difficoltà,
dovuta agli insegnamenti
che questa società
sempre dà.
Perché vuole imporre
la propria via,
e vuol
che monolingue
essa sia.
Dove
i primari obbiettivi
sono egoismo e denaro,
anche se lasciano in bocca
un sorriso amaro.
Dove
il vero amore,
vuole passi
in secondo piano,
spacciando,
chi lo mette in pratica,
per molto strano.
Dove
il vero amore
ha trasformato,
causando confusione
in tutto il creato.
Il qual pensa
che l’amore sia fatto
in un certo modo,
scoprendo solo poi,
quanto sia invece
un ingarbugliato
nodo.
Ferendosi
inevitabilmente,
per gli errori
fatti continuamente.
Procurandosi
morte e dolore,
rendendo la propria vita
insapore.
Ostinandosi a perseguirlo
senza pensare,
senza farsi dal passato
insegnare.
Perché
non è da ieri
che l’uomo si ferisce,
non è da ieri
che di pene d’amore
perisce.
Non accorgendosi
della fortuna che magari
gli passa affianco,
perché distratto,
o perché …
stanco.
Fortuna data
da un vero amore
che compare improvvisamente,
ma che non riconosce
sfortunatamente.
Perché
di come è fatto oramai
più non sa,
consapevolezza
più non ha.
Non
riconoscendolo nemmeno
se vive al suo fianco,
abituato a fare
del proprio egoismo,
un vanto.
Lasciandoselo così
spesso sfuggire,
perché il proprio cuore
ha lasciato inaridire.
Sfuggire come
la corriera alla fermata,
a malincuore la osservi
quando ormai
se ne è
andata.
Perché l’amore
è un sentimento profondo,
che non fa mai,
nessuno sconto.
Che induce
a donare
tutto se stessi,
e non accettare mai
compromessi.
Perché
sol se si è disposti
a donare,
si saprà apprezzare
chi ce lo sa
dare.
Sol
se si imparerà
non volerlo pretendere,
un giorno troveremo
chi con il sorriso,
ce lo vorrà
tendere.
Perché
questo sentimento
necessita d’esser espresso
in tutta autonomia …
l’ho trovato!
fortuna
mia.
8 MARZO
Agli
eventi
del passato,
non mi voglio
soffermare,
del perché
tale festa,
alla donna,
hanno voluto
dedicare.
Non
che tale evento
non meriti rispetto,
meditazione e compassione,
ma perché la donna
è il meglio
della
creazione.
Se Dio
con Adamo,
il primo uomo
ha creato,
con la donna,
i precedenti
errori
ha migliorato.
Divenendo
così
la figura femminile,
il completamento
di quella maschile.
Ed è
per questo
che l’uomo oggi
Una festa
a lei
ha dedicato,
perché
ha compreso,
che insieme
a Lei,
il creato
ha conquistato.
Difatti un detto
l’aspetto
sta a confermare,
che dietro
ad ogni grande uomo
c’è una donna
ad aiutare.
Riconoscendole
dopo secoli
di sottomissione,
che la propria
potenza
era solo
un’illusione.
E che
se il creato
vuole conquistare,
la deve amare,
rispettare
ed onorare.
FORTUNA MIA
Una vita
irta di difficoltà,
dovuta agli insegnamenti
che questa società
sempre dà.
Perché vuole imporre
la propria via,
e vuol
che monolingue
essa sia.
Dove
i primari obbiettivi
sono egoismo e denaro,
anche se lasciano in bocca
un sorriso amaro.
Dove
il vero amore,
vuole passi
in secondo piano,
spacciando,
chi lo mette in pratica,
per molto strano.
Dove
il vero amore
ha trasformato,
causando confusione
in tutto il creato.
Il qual pensa
che l’amore sia fatto
in un certo modo,
scoprendo solo poi,
quanto sia invece
un ingarbugliato
nodo.
Ferendosi
inevitabilmente,
per gli errori
fatti continuamente.
Procurandosi
morte e dolore,
rendendo la propria vita
insapore.
Ostinandosi a perseguirlo
senza pensare,
senza farsi dal passato
insegnare.
Perché
non è da ieri
che l’uomo si ferisce,
non è da ieri
che di pene d’amore
perisce.
Non accorgendosi
della fortuna che magari
gli passa affianco,
perché distratto,
o perché …
stanco.
Fortuna data
da un vero amore
che compare improvvisamente,
ma che non riconosce
sfortunatamente.
Perché
di come è fatto oramai
più non sa,
consapevolezza
più non ha.
Non
riconoscendolo nemmeno
se vive al suo fianco,
abituato a fare
del proprio egoismo,
un vanto.
Lasciandoselo così
spesso sfuggire,
perché il proprio cuore
ha lasciato inaridire.
Sfuggire come
la corriera alla fermata,
a malincuore la osservi
quando ormai
se ne è
andata.
Perché l’amore
è un sentimento profondo,
che non fa mai,
nessuno sconto.
Che induce
a donare
tutto se stessi,
e non accettare mai
compromessi.
Perché
sol se si è disposti
a donare,
si saprà apprezzare
chi ce lo sa
dare.
Sol
se si imparerà
non volerlo pretendere,
un giorno troveremo
chi con il sorriso,
ce lo vorrà
tendere.
Perché
questo sentimento
necessita d’esser espresso
in tutta autonomia …
l’ho trovato!
fortuna
mia.