Un Uomo Qualunque
NON PIU' DISPONIBILE
PRESENTAZIONE DEL LIBRO :
​
NON SOLO VEDERE
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presso la libreria LIBRARSI di via Milano 105 Bolzano
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scrittori : CECILIA ZENDRI e UN UOMO QUALUNQUE
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introduzione : BARBARA RONCOLETTA
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presentazione : professor EUGEN GALASSO
​
letture: l'attrice MARIA PIA ZANETTI
LE ROSE
Se or dunque
insieme quest’opera
noi guardiamo,
dell’artista il pensiero
cogliamo?
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O pensiamo di saper
quel che basta della vita,
da disporre di una conoscenza
infinita?
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O ci basta guardare
semplicemente la figurazione,
o dei colori la bella
combinazione?
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Certo ognun di noi
è libero di pensare ciò che vuole,
l’arte la può mettere
anche sotto
e proprie suole
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Usare un’opera
per semplice decoro,
quale fosse una foto,
o un monile d’oro.
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Ma sappiate che un’opera
non basta guardarla e dire
che è bella oppure brutta,
perché un’opera è come
un albero di frutta.
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Che va
dalla semina sino al raccolto,
dove solo chi è attento
il suo frutto ha colto.
Mentre chi non lo è
lo guarda con superficialità,
perdendone il significato
nella realtà.
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Perché la nostra vita
ha le spine come le rose,
sol noi sappiamo
quanto vadano storte,
nella vita le cose.
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E sol noi sappiamo
quanto a cattivo gioco
facciamo buon viso,
dipingendoci in faccia
un triste sorriso.
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Proprio come nell’opera
Cecilia ha voluto farci osservare,
ma che da Lei, io presuntuoso,
ho dovuto lasciarmi spiegare.
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La vita spesso
non è tutta rose e fiori,
e come il pagliaccio
una maschera indossiamo,
per non far vedere
quel che dentro di noi
in realtà proviamo.
LA DONNA
In un sonno profondo
l’umanità è sprofondata,
da che solo al sesso
s’è dedicata.
Direte voi
che son esagerato,
ma domando a voi …
cosa dell’altro sesso
prima di tutto vi ha attirato?
La donna
è una splendida creazione,
che nell’uomo si sa
crea forte emozione.
Per la quale
la testa spesso perde,
e al quale spesso
una doccia fredda serve.
D’esser disposto
a mentire a se stesso,
quando gli corre appresso,
sicuro di amarla
per sempre,
strisciando invece
spesso sul ventre.
Strisciando senza
dignità alcuna,
raccontandole d’esser disposto
per lei,
andare sulla luna.
Mirando invece
solo al piacere personale,
disinteressandosi se il suo gesto
a Lei,
può far male.
La qual donna non sempre
è dall’uomo ingannata,
anche Lei sa d’esser
come il vino d’annata.
Come vaso più debole
facendosi credere,
e il rude uomo così
mandandolo a stendere.
Sfruttando le sinuose curve
e le sue arti,
per fregarsi quegli uomini
poco scaltri.
Coinvolgendo così,
chi dell’altro sesso
al sentimento si è dedicato,
e che ingenuamente l’inganno
non ha subodorato.
Perché,
gli altri col proprio metro
si usa misurare,
e se sei onesto,
ne esci pesto.
Facendo cadere
in un sonno profondo
il proprio sentimento,
e invece che amore
provare solo risentimento.
E nella società
Il falso orgoglio
alimentando solamente,
offuscando ogni cuore e ogni mente.
Che ora
una soluzione
cerca disperatamente,
affinché l’amore torni a regnare
tra uomo e donna
per sempre.
GIALLO
Due amanti l’artista
con questo dipinto ha ritratto,
e voi mi direte
che son
matto.
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Vi assicuro
che son sano di mente,
e che all’artista
ho chiesto naturalmente.
Voi forse direte
che l’artista è fuori di testa,
che la spiegazione a questo contesto non si appresta.
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Ma io vi dico
che presuntuoso invece è pensare,
di sapere come un artista
è capace di ragionare.
Perché
è dalla notte dei tempi
che l’artista dicon che è matto,
ed è da allora
che questo presunto difetto,
l’ha reso affermato.
Perciò a Lei
ho chiesto a che pensava,
perché volevo comprendere
quale sentimento
dentro di lei covava.
Per poi cercar
di immedesimarmi
nella sua coscienza,
per ampliare la mia conoscenza.
Perché se desti
noi siamo con mente aperta
gli altri ad ascoltare,
qualche cosa potremmo
imparare.
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Perché da ogni cosa
che intorno a noi vediamo,
una analogia alla nostra vita
noi troviamo.
Che può
al nostro occhio
essere insignificante,
mentre per altri
molto importante.
E dall’albero maestoso
un aspetto lo si può osservare,
che infonde sicurezza
in chi si va
riparare.
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Ma che
se non fosse
di splendidi fiori ricoperto,
nessuno sarebbe attratto
di certo.
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Facendo si
che albero e fiori,
per essere così splendenti
si completano,
come nella coppia due amanti
si compensano.
Divenendo indispensabili vicendevolmente,
attraverso il loro cuore
e la loro mente.
Perché
si sostengono nel dolore,
quanto nei momenti
di profondo amore,
splendidamente indivisibili
come albero
e fiore.